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Condizioni di lavoro degli infermieri e sicurezza dei pazienti, quale rapporto?

Un numero sempre più elevato di infermieri manifesta l’intenzione di lasciare l’ospedale, per via delle condizioni sempre più difficili di lavoro cui sono sottoposti. Ora, per la prima volta uno studio collega l’intenzione degli infermieri di lasciare a una maggiore mortalità dei pazienti 

 

Come emerge dalla letteratura scientifica, se gli operatori sanitari non sono soddisfatti anche il paziente rischia di subirne le conseguenze. Infatti tutti gli studi condotti finora concordano nell’affermare che il “clima” di lavoro influenza indirettamente le performance degli operatori, tanto da modificare la qualità delle prestazioni erogate e gli esiti sui pazienti.[1] Continua a leggere Condizioni di lavoro degli infermieri e sicurezza dei pazienti, quale rapporto?

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Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

Responsabilizzare maggiormente i pazienti e le loro famiglie nell’identificare le potenziali fonti di rischio contribuisce ad aumentare la sicurezza delle cure

 

In molti paesi il coinvolgimento di cittadini e pazienti rispetto al rischio sanitario è ormai prassi da anni.[1] Molti studi[2] dimostrano come un ruolo più attivo degli utenti e dei pazienti sia associato a migliori esiti e minori rischi e quindi in generale conduca ad un aumento della sicurezza delle cure. Continua a leggere Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

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La sicurezza dei pazienti non è un costo ma un investimento

E’ accertato che aumentare la sicurezza dei pazienti non solo migliora la salute ed evita danni, ma è anche un investimento

 

La possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie prende il nome di rischio clinico. I costi correlati al rischio clinico e alla scarsa attenzione al tema della sicurezza dei pazienti determinano per il Servizio Sanitario Nazionale costi economici rilevanti. Continua a leggere La sicurezza dei pazienti non è un costo ma un investimento

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Sicurezza in sanità: la maggior parte degli incidenti rimane nascosta

La famosa metafora dell’iceberg evidenzia come per ogni incidente rilevante ce ne siano migliaia evitati per caso o perchè intercettati in tempo dagli operatori

 

William Herbert Heinrich è stato un ingegnere americano pioniere della sicurezza del lavoro. Nel 1931 pubblicò il suo libro ““Industrial Accident Prevention”, da molti considerato una pietra miliare perché conteneva quella che sarebbe divenuta nota come la “legge di Heinrich”: Secondo tale teoria esiste un rapporto ben definito tra gli eventi che possono avvenire in una organizzazione: la logica dell’1-29-300. Ciò significa che, per ogni evento molto grave, ne esistono 29 di gravità minore e 300 senza danno.[1] Ciò vuol dire che per ogni incidente rilevante ci sono stati migliaia di segnali deboli che lo potevano preannunciare. Heinrich giunse a questa conclusione dopo aver esaminato oltre 50.000 accadimenti incidentali presenti all’epoca nel database della società nella quale lavorava, individuando una tendenza nel rapporto tra infortuni gravi, infortuni lievi ed incidenti. Continua a leggere Sicurezza in sanità: la maggior parte degli incidenti rimane nascosta

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Importanza della “Cultura della sicurezza” negli ambienti di lavoro

È dimostrato che la “cultura della sicurezza”, in contrapposizione alla “cultura della colpa”, favorisce la segnalazioni degli errori nelle strutture sanitarie

 

È un fatto riconosciuto che i sistemi di gestione della sicurezza non sono semplicemente un insieme di procedure ed istruzioni operative, ma sistemi che devono sfruttare anomalie e mancati eventi segnalati dai lavoratori per garantire una aggiornata conoscenza di tutti i pericoli. Continua a leggere Importanza della “Cultura della sicurezza” negli ambienti di lavoro

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Sicurezza sul lavoro in ambiente sanitario: come si valutano i rischi?

Uno dei punti essenziali del sistema del sistema di Prevenzione e Protezione aziendale è quello relativo ai rischi che i lavoratori corrono negli ambienti di lavoro, della loro individuazione e valutazione e delle conseguenti misure preventive e protettive messe in atto

 

Il D.Lgs 81/2008,[1] entrato in vigore il 15 maggio 2008 per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, prevede tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione dei rischi e la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) definito anche “mappatura dei rischi”. Continua a leggere Sicurezza sul lavoro in ambiente sanitario: come si valutano i rischi?