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Segnalare un errore sanitario, cosa si rischia?

Segnalare un errore sanitario alla propria struttura può comportare conseguenze per chi segnala? Cosa prevede la normativa in proposito?

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che dieci pazienti ricoverati su cento subiscono danni imputabili alle cure sanitarie piuttosto che all’evoluzione o alla complicanza della malattia.[1] Quasi la metà di questi eventi potrebbe essere prevenuta, attraverso un’adeguata attività di gestione del rischio. Continua a leggere Segnalare un errore sanitario, cosa si rischia?

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Stanchezza degli operatori e rischio sanitario: quale rapporto?

L’eccessivo carico di lavoro produce accumulo di fatica e stress per gli operatori sanitari che può avere conseguenze dal punto di vista del rischio sanitario

 

Molti sono i fattori che impattano, talvolta in modo molto grave, sulla sicurezza delle cure, non ultimo lo stato di salute fisica e mentale degli operatori. Da questo punto di vista un maggior carico di lavoro e gli orari prolungati e/o irregolari costituiscono un fattore di rischio ben documentato.[1] Continua a leggere Stanchezza degli operatori e rischio sanitario: quale rapporto?

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L’importanza della comunicazione del rischio in sanità

Una comunicazione efficace dei rischi all’interno dell’organizzazione aiuta a prevenire gli eventi avversi. Vediamo perchè

 

L’incidente di Chernobyl, avvenuto nel 1986 in Unione sovietica, è stato l’incidente nucleare più grave capitato nella storia eppure i sovietici hanno cercato di nascondere l’accaduto in ogni modo fino a quando la nube radioattiva non si sparse sull’Europa. In Italia, a Seveso, nel 1976 una nube altamente tossica si levò nell’aria a causa di un guasto in una fabbrica chimica, anche in quella circostanza gli abitanti furono tenuti all’oscuro per oltre una settimana. Continua a leggere L’importanza della comunicazione del rischio in sanità

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Dove non potè la politica (purtroppo e per fortuna) potè il Coronavirus

La pandemia sta rappresentando, paradossalmente, un’opportunità di ammodernamento senza precedenti per la sanità italiana, in un paese fermo da decenni

 

In un mondo in cui i cambiamenti avvengono molto velocemente è necessario aver la capacità di guardare oltre il presente e programmare politiche e interventi sul lungo periodo. In Italia, invece, la crisi drammatica determinata dal Coronavirus ha fatto emergere la mancanza di un disegno politico di lungo termine nei confronti della sanità pubblica. Continua a leggere Dove non potè la politica (purtroppo e per fortuna) potè il Coronavirus

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Rischio sanitario e impreparazione dei dirigenti: quale rapporto?

La gestione del rischio sanitario consente di aumentare la sicurezza per pazienti e operatori. Ma qual è la preparazione dei nostri dirigenti da questo punto di vista?

 

Il rischio clinico è la possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie. In realtà sarebbe più corretto parlare di rischio sanitario in quanto i rischi riguardano tutta l’organizzazione, e non solo di rischio clinico, che riguarda i danni ai pazienti. L’implementazione di un sistema di gestione del rischio nelle strutture sanitarie ha come obiettivo quello di migliorare la qualità delle prestazioni e aumentare la sicurezza per pazienti e operatori (medici, infermieri, ecc.).[1, 2]  Continua a leggere Rischio sanitario e impreparazione dei dirigenti: quale rapporto?

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Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

 

L’obiettivo delle reti “tempo dipendenti” è fornire il prima possibile al paziente l’intervento più adeguato per la sua patologia. La mancata adozione delle reti determina un aumento del rischio clinico collegato al differimento nel tempo del trattamento medico-specialistico necessario al paziente

 

(aggiornato marzo 2024)

La condizione di maggiore fragilità psico-fisica di una persona si manifesta in particolare nel bisogno di assistenza in emergenza. Per fornire una immediata ed efficace risposta in molte Regioni è stata operata una riorganizzazione dei servizi e dell’assistenza sanitaria secondo il concetto di rete previsto dal DM 70/2015,[1] di cui sono cardine le reti per le patologie cosiddette “tempo dipendenti”. Continua a leggere Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?