Popper si rivolse ai medici con un decalogo la cui tesi di fondo è che “la nostra conoscenza si accresce nella misura in cui impariamo dagli errori”
Karl Popper (Vienna 1902 – Londra 1994), filosofo austriaco, uno dei maggiori filosofi della scienza del Novecento, sosteneva che “tutta la conoscenza scientifica è ipotetica e congetturale; quello che possiamo chiamare il metodo della scienza consiste nell’imparare sistematicamente dai nostri errori, in primo luogo osando commetterli e, in secondo luogo, andando sistematicamente alla ricerca degli errori che abbiamo commesso”.[1] E ancora:”Possiamo imparare dai nostri errori a meno che non ci leghiamo ad una ideologia e quindi, ci persuadiamo che sappiamo e che, poiché sappiamo, non dobbiamo imparare più niente. Questo è naturalmente il più dannoso di tutti gli errori”.[2] Questi concetti di Popper sintetizzano e giustificano la promozione di un cambiamento della cultura dell’errore, da criticità da nascondere a elemento centrale per indirizzare formazione, miglioramento e qualità. Continua a leggere Sbagliando s’impara: la lezione di Karl Popper contro gli errori sanitari