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Centrali Operative, l’uso delle cuffiette può danneggiare l’udito?

L’ascolto in cuffia e il rumore ambientale della Centrale Operativa possono causare danni all’udito? Cosa emerge dalla letteratura scientifica?

 

Malgrado le apparenze, in una Centrale Operativa come per esempio quella del 118 o 112 gli operatori sono esposti a vari fattori di rischio sul fronte della salute, da quelli posturali fino a quelli inerenti lo stress, il lavoro a turni o l’uso dei videoterminali. A questi si aggiungono i possibili rischi derivanti dall’ascolto continuo effettuato in cuffia con gli utenti, che può durare anche sette ore al giorno. Infatti, per poter avere le mani libere, gli operatori utilizzano delle cuffiette monoauricolari collegate all’apparecchio telefonico (foto sopra). Questo rischio è stato finora scarsamente considerato nonostante l’INAIL già qualche anno fa lanciasse l’allarme sui possibili rischi legati all’ascolto continuo in cuffia.[1] Continua a leggere Centrali Operative, l’uso delle cuffiette può danneggiare l’udito?

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Intelligenza artificiale e triage, quali applicazioni?

 

In che modo l’intelligenza artificiale può supportare l’attività degli infermieri addetti al triage? 

 

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale promettono di produrre cambiamenti sostanziali in molti settori della medicina, compreso il campo dell’emergenza-urgenza. Ma cosa si intende per intelligenza artificiale? In sintesi, l’intelligenza artificiale (d’ora in avanti IA) è un settore dell’informatica che sviluppa algoritmi per imitare le funzioni intellettive umane, come l’apprendimento, il ragionamento e la risoluzione dei problemi.[1] Continua a leggere Intelligenza artificiale e triage, quali applicazioni?

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Malore nei viali dell’ospedale, chi interviene?

Cosa succede quando una persona accusa un malore nei viali dell’ospedale? A chi compete l’intervento, all’ospedale o al 118?

 

Recentemente un uomo è morto dopo essere stato colto da malore mentre si trovava nei viali di un grande ospedale del sud Italia. Anche se le notizie non sono certe, secondo testimoni presenti sul posto, nessuno sarebbe intervenuto dai vicini edifici dell’ospedale per prestare soccorso al malcapitato. Continua a leggere Malore nei viali dell’ospedale, chi interviene?

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Gestione degli effetti personali dei pazienti in emergenza

Quali regole seguire per la gestione degli effetti personali dei pazienti, per non incorrere in responsabilità?

 

La perdita di beni personali del paziente durante il ricovero in ospedale o dopo l’esecuzione di prestazioni di Pronto Soccorso, ambulatoriali o di degenza, è un evento abbastanza frequente che tende ad inficiare il rapporto di fiducia tra struttura sanitaria e pazienti e può divenire fonte di richiesta di risarcimento danni a carico della ASL o dell’azienda ospedaliera. Pertanto è importante prestare attenzione a detta problematica al fine di evitare disagi per gli utenti e migliorare la qualità dell’assistenza fornita. Continua a leggere Gestione degli effetti personali dei pazienti in emergenza

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Utilizzo della maschera laringea nell’emergenza preospedaliera

 Assicurare la pervietà delle vie aeree è fondamentale per il successo della rianimazione cardiopolmonare. In merito, quali sono le evidenze nell’utilizzo della maschera laringea nei pazienti in arresto cardio-circolatorio in ambito preospedaliero?

 

La gestione delle vie aeree diventa un intervento chiave in ogni tentativo di rianimazione cardiopolmonare. Il fallimento in questi casi espone i pazienti al rischio di morte o di danno cerebrale permanente, per le conseguenze che la carenza di ossigeno determina sul tessuto cerebrale. Continua a leggere Utilizzo della maschera laringea nell’emergenza preospedaliera

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Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera riduce morte e disabilità

Secondo recenti studi l’invio di un’unità mobile specializzata nel trattamento dell’ictus, in luogo di un’ambulanza tradizionale, è associato a migliori risultati clinici in questi pazienti

 

In Italia, secondo quanto riportato dal Ministero della salute, si verificano ogni anno quasi 200 mila casi di ictus cerebrale. L’ictus (in inglese “Stroke” cioè “colpo”) è una patologia che può comportare gravi deficit, sia motori che cognitivi, per questo è necessario intervenire con immediatezza all’insorgere dei sintomi.[1] Continua a leggere Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera riduce morte e disabilità

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Responsabilità del soccorritore per rifiuto al trasporto del paziente

Il rifiuto al trasporto del paziente critico in ospedale può esporre il soccorritore a responsabilità colposa, in caso di danni al paziente. Vediamo perché

 

Una recente sentenza[1] della Cassazione ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il delicato tema del soccorso in emergenza e dei rischi ad esso associati. Nella fattispecie un autista-soccorritore di ambulanza è stato condannato per omicidio colposo perchè, chiamato dalla Centrale Operativa 118 ad effettuare un soccorso presso un’abitazione privata, rifiutava senza motivo l’immediato ricovero del paziente in ospedale, paziente successivamente deceduto (si ricorda che le sentenze della Cassazione costituiscono l’ultimo grado di giudizio, pertanto sono definitive). Continua a leggere Responsabilità del soccorritore per rifiuto al trasporto del paziente

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Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

 

Errori ed eventi avversi possono verificarsi non solo in ambiente ospedaliero ma anche extraospedaliero, vediamo le situazioni più frequenti

 

All’interno del sistema di emergenza territoriale 118 le competenze del personale nei decenni passati erano decisamente limitate: manovre rianimatorie di base, immobilizzazione dei pazienti traumatizzati e poco altro. Oggi in Italia, il personale può utilizzare sofisticate apparecchiature come il defibrillatore semiautomatico, somministrare farmaci, procedere all’esecuzione di protocolli e procedure secondo linee guida internazionali, inviare un elettrocardiogramma a distanza, ecc. Queste implementazioni hanno indiscutibilmente consentito ai servizi 118 di ampliare la propria area di intervento ma dal punto di vista della gestione del rischio sanitario è necessario considerare che ciò ha comportato anche un aumento delle possibilità di commettere eventuali errori.[1, 2, 3, 4] Continua a leggere Quale rischi per i pazienti nel sistema di emergenza 118?

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Ictus cerebrale: come riconoscerlo e cosa fare in caso di attacco

Ictus cerebrale: ecco cosa fare, e soprattutto non fare, in caso di attacco

 

L’ictus è una delle malattie cerebrovascolari più frequenti. Si tratta di una malattia invalidante e pericolosa, che può peggiorare tanto più tempo passa dall’esordio dei sintomi, per questo è importante riconoscerla immediatamente e agire di conseguenza. E questo è il motivo per cui in molti paesi, Italia compresa, si stanno portando avanti campagne di informazione sanitaria a questo scopo. Continua a leggere Ictus cerebrale: come riconoscerlo e cosa fare in caso di attacco

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Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

Ambulanze bloccate fuori dagli ospedali perchè i Pronto Soccorso sono intasati, quali rischi per pazienti e soccorritori?

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini una buona assistenza, nel rispetto di criteri di efficienza, qualità e sicurezza delle cure. Tali principi vengono messi in discussione quando i pazienti sono costretti ad aspettare molte ore per ricevere assistenza come succede oggi nei nostri Pronto Soccorso (PS). Continua a leggere Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

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“Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

È sempre più diffuso, nei servizi d’emergenza di tutto il mondo, l’utilizzo di telecamere indossabili (body-cam) a fini legali e di sicurezza. La proposta di dotare di body-cam anche i soccorritori italiani prende l’avvio dall’aumentato numero di aggressioni che si è verificato negli ultimi anni. Ma cosa sono, esattamente?

 

Le videocamere sono utilizzate già da tempo nei campi più svariati per incentivare (o disincentivare, a seconda dei casi) i comportamenti delle persone. Per esempio l’uso delle telecamere semaforiche, utilizzate per aumentare la percezione nei conducenti del rischio di essere multati in caso di infrazione, ha ridotto notevolmente le violazioni al codice della strada. Continua a leggere “Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

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Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

La morte cardiaca improvvisa è la terza causa di morte più frequente. Secondo le evidenze scientifiche l’avvio immediato della rianimazione cardiopolmonare può triplicare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti. E tu, sapresti cosa fare in questi casi?

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e quindi di “pompare” il sangue in tutti i tessuti come fa normalmente. Immediatamente dopo l’arresto cardiaco, il flusso sanguigno al cervello si riduce progressivamente fino a fermarsi del tutto per cui è necessario intervenire nel più breve tempo possibile per ripristinare il circolo e quindi l’ossigenazione. Continua a leggere Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

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Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

Le ultime ricerche suggeriscono che in caso di arresto cardiaco le sole compressioni toraciche sono sufficienti a sostenere le funzioni vitali del paziente, evitando di compiere la cosiddetta respirazione “bocca a bocca”

 

È ancora impresso nella nostra memoria quanto accaduto al calciatore danese Eriksen accasciatosi improvvisamente durante una partita degli europei di calcio. Tempestive manovre salvavita eseguite dai suoi compagni e dal team sanitario gli hanno permesso di riprendere conoscenza e di continuare, successivamente, l’attività agonistica.(1) Continua a leggere Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

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Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

La continua evoluzione della tecnologia sta ridefinendo molteplici settori, e la sanità non fa eccezione. Vediamo alcuni esempi pratici riguardanti il sistema 118

 

L’evoluzione del sistema di soccorso sanitario extraospedaliero ha compiuto enormi passi in avanti, soprattutto sulla scorta di importanti innovazioni tecnologiche, come la telemedicina. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e celerità nello svolgimento dei soccorsi. Vediamo di seguito alcuni esempi pratici. Continua a leggere Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

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Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli

Con la nuova legge i defibrillatori in ambito extraospedaliero potranno essere utilizzati anche dai comuni cittadini, un passo fondamentale per rendere più sicuro ed efficace il primo soccorso in strada e nei luoghi pubblici

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare il sangue come fa normalmente. Il defibrillatore semiautomatico (DAE) è un apparecchio capace di riconoscere queste aritmie e di erogare, in caso di necessità, uno shock elettrico in grado di ripristinare il normale ritmo cardiaco. Continua a leggere Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli

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Nuove tecnologie in ambulanza e responsabilità professionale

Le nuove tecnologie in ambulanza promettono di apportare miglioramenti significativi ma anche possibili nuovi profili di responsabilità per gli operatori, vediamo quali

 

La telemedicina è l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza. Grazie alle moderne tecniche di trasmissione che coinvolgono ambulanze, medici d’urgenza, ospedale e altre strutture del servizio sanitario pubblico è ora possibile offrire ai pazienti un miglior servizio di assistenza. Continua a leggere Nuove tecnologie in ambulanza e responsabilità professionale

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Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a responsabilità professionale, in caso di danni al paziente

 

La caduta dei pazienti è uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito intraospedaliero ma può verificarsi anche durante il soccorso in emergenza sul territorio con ambulanza. Spesso l’attività di movimentazione del paziente, specie durante il tragitto in barella, avviene in condizioni disagevoli, potenzialmente a rischio cadute come, per esempio, terreni sconnessi, presenza di buche o avvallamenti del terreno, tratti di strada scarsamente illuminati o in pendenza. Spesso concorre il cattivo stato in cui non di rado si trovano barelle e attrezzature, non sono rare però le cadute dovute a fattori umani come imprudenza o negligenza. Continua a leggere Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

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Ambulanza 118: ospedale più vicino o ospedale più appropriato?

Perchè in alcuni casi l’ambulanza 118 si reca in un ospedale più lontano e non a quello più vicino? Vi sono ragioni ben precise, ve lo spieghiamo in quest’articolo 

 

Attualmente in Italia la risposta territoriale all’emergenza viene garantita dalle Centrali Operative 118 e dalle postazioni territoriali dove stazionano i mezzi di soccorso in attesa di essere attivati per l’intervento: ambulanze, auto mediche ed eliambulanze. Continua a leggere Ambulanza 118: ospedale più vicino o ospedale più appropriato?

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Chiamata al 118: aspetti relativi alla privacy del chiamante

Vediamo quali norme tutelano la privacy del cittadino in caso di chiamata al servizio di emergenza sanitaria

 

Come noto il 118 (o il 112 nelle Regioni già raggiunte da questo servizio) è il numero di telefono cui rivolgersi nei casi di emergenza sanitaria quindi, per esempio, quando si assiste ad un malore o un incidente stradale. Può succedere in alcuni casi che i cittadini siano restii a chiamare i soccorsi temendo l’eventualità, in futuro, di essere chiamati a testimoniare in tribunale riguardo ai fatti cui abbiano assistito. Continua a leggere Chiamata al 118: aspetti relativi alla privacy del chiamante

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Aspetti legali del soccorso in emergenza sul territorio: un caso concreto

(immagine tratta da Facebook)

Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a responsabilità colposa, in caso di danni al paziente

 

E’ virale in questi giorni in rete una foto (riportata in alto) dove alcuni soccorritori, chiamati a soccorrere un paziente in strada, lo sollevano per gli arti e per la cinta dei pantaloni, in barba a qualsiasi norma di sicurezza. Ci siamo domandati quali potrebbero essere le conseguenze di questo gesto dal punto di vista della responsabilità penale, in caso di danni al paziente. Continua a leggere Aspetti legali del soccorso in emergenza sul territorio: un caso concreto