Nella foto: incidente avvenuto in Porta Venezia, Milano (Mianews)
Sono sempre più numerosi gli incidenti stradali che vedono coinvolti veicoli dedicati al soccorso 118, come ambulanze e automediche. Quali rischi? E come fare per prevenirli?
L’infortunio stradale è probabilmente il più grave dei problemi per la sicurezza e la salute dei lavoratori del soccorso 118. Le analisi condotte dalI’INAIL danno la dimensione e la gravità del fenomeno rendendo gli operatori dell’emergenza la categoria con il più alto tasso di rischio rispetto alle altre categorie professionali.[1] Secondo gli ultimi dati gli infortuni notturni con mezzo di trasporto coinvolto rappresentano, nel quinquennio 2018-2022, il 21% delle denunce e ben il 60% dei casi mortali.[2]
Dall’analisi dei dati estratti dagli archivi dell’INAIL emerge anche che quando ci si infortuna per strada ci si infortuna più gravemente che in altre occasioni di lavoro. Per gli infortunati che hanno riportato una menomazione permanente, infatti, i gradi di inabilità in seguito a un infortunio stradale sono mediamente più alti del 40% rispetto agli altri infortuni.[3]
Sono molteplici i fattori che generano gli incidenti stradali. Fattori oggettivi come, ad esempio, lo stato critico delle strade (buche, scarsa illuminazione, ecc.) ma anche fattori umani come l’utilizzo del telefono alla guida, il superamento dei limiti di velocità, l’assunzione di bevande alcoliche o droghe. Una serie infinita di variabili alle quali si aggiunge anche lo stato di affaticamento fisico e psicologico al termine di un turno di lavoro prolungato, o più in generale, stressante come può essere quello del soccorso 118.
Alcuni studi sembrano indicare che molti eventi mortali a seguito di incidenti potrebbero essere prevenuti ponendo maggiore attenzione alla progettazione delle ambulanze.[4] L’International Standards for Organizations (ISO) e altri gruppi stanno ponendo in atto iniziative per migliorare gli standard di qualità da questo punto di vista.
Come prevenire?
È sorprendente come i soccorritori, cosi impegnati nell’assistenza alle vittime di incidenti, non abbiano altrettanta attenzione per la propria incolumità. Ad esempio, pur essendo consapevoli dell’importanza dell’uso delle cinture, pochi operatori le indossano. Invece gli studi certificano che l’uso delle cinture di sicurezza all’interno di un’ambulanza riduce in modo significativo le probabilità di lesioni gravi o morte degli occupanti.[5]
Il fatto che gli incidenti avvengono per lo più in fase di emergenza, quando il mezzo utilizza dispositivi luminosi ed acustici, conferma ancora una volta come la guida aggressiva sia una causa frequente d’incidente.[6] Anche passare senza fermarsi a incroci e semafori rossi aumenta enormemente il rischio di collisione con altri veicoli, senza la dovuta prudenza.[7] Un efficace fattore di prevenzione in questo senso è rappresentato dai corsi di guida sicura in emergenza per gli autisti dei mezzi di soccorso con retraining periodico degli stessi.
La sicurezza nell’uso dei mezzi di soccorso 118 deve essere garantita anche attraverso una manutenzione costante e periodica, secondo tempistiche ben definite. Secondo la Cassazione “il personale addetto al trasporto in ambulanza (…) è responsabile della messa in circolazione del veicolo in condizioni di sicurezza”.[8]
Responsabilità penale
Mentre la responsabilità civile, in caso di incidente, è coperta dall’assicurazione RC Auto, lo stesso non può dirsi per la responsabilità penale che, come noto, è personale.[9] In merito la legge prevede pene severe, soprattutto qualora si producano lesioni gravi a terzi.[10]
Le prescrizioni in merito alla circolazione dei mezzi speciali in emergenza sono contenute nell’art. 177 del Codice della Strada, che obbliga gli utenti della strada ad agevolare la circolazione dei mezzi d’emergenza e, se necessario, a fermarsi all’occorrenza per agevolare il passaggio. Questo però non esenta dall’osservare la dovuta prudenza. Come ribadito dalla Cassazione il conducente di un mezzo di soccorso, pur essendo autorizzato, quando usa congiuntamente la sirena e il lampeggiante blu a violare le norme sulla circolazione stradale, è comunque tenuto ad osservare le regole di comune prudenza e diligenza, per non mettere a rischio l’altrui incolumità.[11, 12]
L’incidente stradale è purtroppo un evento di frequente accadimento nel soccorso 118, con relativo evento di danno al paziente. È necessario che l’autista-soccorritore agisca sempre tenendo conto della necessità di garantire la propria ed altrui incolumità, senza dimenticare che, in caso d’incidente, oltre ai rischi immediati per il paziente si avrebbero anche quelli legati alla necessità di dover attendere un’altra ambulanza per il trasporto del paziente in Pronto Soccorso, con il rischio concreto di veder peggiorare le sue condizioni.
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BIBLIOGRAFIA
[1] INAIL, Direzione regionale Lombardia. Atti del convegno “L’infortunio stradale in ambito Inail: dalla prevenzione alla rivalsa, una strada impervia”. Milano, 12 giugno 2019
[2] IINAIL. “Gli infortuni sul lavoro in orario notturno in Italia”. Collana “Salute e Sicurezza”. Luglio 2024. Pag. 13 (link)
[3] Della Porta D. “Morti sul lavoro. Più della metà avvengono sulla “strada”. Articolo pubblicato sul portale di informazione sanitaria QuotidianoSanità in data 28-10-2019
[4] Brice JH, Studnek JR, Bigham BL. EMS Provider and Patient Safety during Response and Transport: Proceedings of an Ambulance Safety Conference Prehosp Emerg Care. 2012 Jan-Mar;16(1):3-19
[5] Becker, L.R., Zaloshnja, E., Levick, N., Guohua, Li. Relative risk of injury and death in ambulances and other emergency vehicles. Accident Analy
[6] Kahn CA, Pirrallo RG, Kuhn EM. Characteristics of fatal ambulance crashes in the United States: An 11-year retrospective analysis. Prehospital EmergCare. 2001;5(3):261– 9
[7] Yasmin S, Anowar S, Tay R. Injury Risk of Traffic Accidents Involving Emergency Vehicles in Alberta. In: Canadian Transportation Research Forum 45th Annual Conference [Internet]. Toronto; 2014
[8] Corte di Cassazione, sezione III Civile, sentenza n. 23851 del 18.09.2008
[9] Costituzione italiana. Art. 27
[10] Articolo 590 bis c.p.
[11] Cassazione penale, sentenza n. 28178/2021
[12] Corte di Cassazione, sentenza n. 4316/2024