Per proteggerci realmente è opportuno che le mascherine siano indossate e tolte nel modo corretto: ecco come fare
Sono mesi che ormai noi tutti a causa della pandemia da Sars-Cov2 abbiamo imparato che per proteggere noi stessi e gli altri da una possibile trasmissione del virus non bastano il distanziamento sociale, il continuo lavaggio delle mani ed il non frequentare luoghi affollati o creare i cosiddetti assembramenti ma è anche necessario che le nostre vie aeree siano ben isolate dalle ormai ben note mascherine.[1]
Mascherine che abbiamo imparato a distinguere tra le varie tipologie e che quindi dopo le prime approssimative evidenze abbiamo allo stesso modo imparato che bisogna indossarle ogni qualvolta sia necessario per svolgere in sicurezza tutte le “normali” commissioni giornaliere come anche banalmente frequentare un’edicola o un supermercato.
Tra le varie tipologie appunto che ormai vanno da quelle fabbricate in maniera certosina con la stoffa più alla moda tra le comuni mura di casa con l’aiuto dei più disparati tutorial, a quelle fabbricate industrialmente che in tempi non molto recenti servivano soprattutto per quelle categorie di lavoratori a contatto con polveri sottili, fumo e sostanze nocive dalle quali era necessario proteggersi anche per disposizione di legge.[2]
Quindi dimenarsi tra quelle con le paillettes per chi non ha mai rinunciato allo stile, così come non si rinuncia comunque ad indossare un rossetto seppure rimanga nascosto, a quelle denominate ffp1, ffp2 o ffp3[3] passando naturalmente per le chirurgiche che per tutto il personale sanitario ha sempre significato anche far fatica a respirare a causa del necessario utilizzo intensivo di queste ultime.
Tra tutte le tipologie però vi è un comune inscindibile denominatore ovvero l’importanza del corretto utilizzo di ognuna di esse che aiuta a maneggiarle con responsabilità evitando quindi che il “nostro miglior alleato” diventi un potenziale oggetto che veicoli ciò da cui dobbiamo proteggerci ed ecco per cui si ritiene necessario, per la sicurezza di ognuno di noi, rinnovare le apposite linee guida in una sintesi che aiuti non tanto il sanitario che è ben avvezzo all’utilizzo di dispositivi medici che fanno parte del suo curriculum professionale, ma il comune cittadino che con essi ha forzatamente imparato a convivere.
Innanzitutto partiamo dal tipo di mascherina più semplice, quella domestica chiamata anche di comunità,[4] che sia a fiori od in velluto è importante sapere che ad ogni utilizzo bisogna avere la cura di lavarla in acqua calda con apposito detergente ed ecco per cui si consiglia di averne più di una di ricambio.
Ciò di cui in seguito parleremo è comune a queste ultime ed a tutto il resto delle mascherine, ovvero: prima di indossarle è necessario lavare accuratamente le mani così come descritto in tutte le guide e le infografie trasmesse dal Ministero della Salute,[5] ma in mancanza dei mezzi necessari bisogna detergerle con il gel disinfettante prima appunto di prendere le mascherine dagli elastici e posizionarle correttamente. Prima però di ciò si ricorda che le mascherine vanno riposte in apposite custodie e non gettate a caso all’interno delle borse o nelle tasche dei pantaloni o giubbotti per evitare la potenziale contaminazione sia degli oggetti ma anche e soprattutto per cercare di mantenere le stesse quanto più pulite possibile visto che magari nell’arco di una intera giornata verranno indossate più volte.
A proposito di ciò infatti si ricorda che le mascherine sono “monouso” nel senso che per ogni tipologia è raccomandato un numero massimo di ore di utilizzo oltre il quale il dispositivo diventa permeabile e quindi perde quella corretta idoneità filtrante che comunque generalmente si tende ad associare con la quantità di umidità accumulata durante l’utilizzo intensivo della stessa.[6]
In quanto a correttezza di utilizzo è bene ricordare inoltre che funzionano adeguatamente solo se ad essere coperti siano naso e bocca in quanto la dispersione del “droplet” può essere emesso anche naturalmente attraverso le narici.[7]
Al termine dunque delle nostre mansioni prima di toglierle e toccarci il viso bisogna lavare le mani o passare il gel, come poco prima ricordato, e prendere le mascherine dagli elastici e mai toccare la parte anteriore né interna le quali potrebbero essere potenzialmente infette, abitudine che spesso si ha anche mentre si parla dove la mascherina potrebbe tendere naturalmente a spostarsi ma bisogna sempre ricordarsi di fare ciò sempre aiutandosi dagli elastici. Quindi, tolta la mascherina e riposta nell’apposita custodia, rilavarsi le mani in maniera accurata.
Diverso invece è quando la mascherina quindi risulta essere usurata od anche appunto aver raggiunto le tempistiche di sufficiente utilizzo e va quindi gettata, naturalmente in ambiente ospedaliero è facile fare ciò in quanto bisogna smaltirle come rifiuto speciale ma a livello domestico si può ovviare a ciò nel smaltirle in un doppio sacchetto ben chiuso considerandole come rifiuto indifferenziato, diverso ancora però è quando la positività al covid-19 è accertata e quindi le mascherine verranno ritirate domiciliarmente all’interno dei fusti per la raccolta dei rifiuti speciali da apposite ditte appaltate dai presidi di competenza territoriale.[8]
REPETITA IUVANT.
Letizia Cascio
Dottoressa in Giurisprudenza
In un altro articolo abbiamo visto come aumentare l’adesione all’igiene delle mani in ambiente sanitario (link).
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BIBLIOGRAFIA
[1] D. CHINDEMI “Coronavirus e misure igienico sanitarie” https://www.altalex.com/documents/news/2020/05/29/misure-igienico-sanitarie-nella-emergenza-covid-19
[2] Protezione delle vie respiratorie https://www.inail.it/cs/Satellite?c=Page&cid=2443085356137&d=68&pagename=Internet%2FPage%2FpaginaFoglia%2Flayout
[3] F. P. D’ANCONA, dipartimento malattie infettive ISS, “Normativa nazionalee indicazioni specifiche in particolare sull’uso delle mascherine di comunità in corsodi COVID-19” http://www.amcli.it/wp-content/uploads/2020/06/10-giugno-2020-DANCONA-ISS.pdf
[4]https://www.iss.it/documents/20126/0/Poster+mascherine_comunit%C3%A0+%281%29.pdf/29cec6b6-8ef5-6f14-de6e-07884b0d0be5?t=1590412325729
[5] https://www.iss.it/infografiche
[6] https://www.grupposandonato.it/news/2020/luglio/riutilizzare-mascherine
[7] C. LANARI “Perché lasciare il naso scoperto con la mascherina può essere pericoloso” https://www.investireoggi.it/news/perche-lasciare-il-naso-scoperto-con-la-mascherina-puo-essere-pericoloso/
[8] https://www.iss.it/documents/20126/0/Poster+smaltimento+mascherine+%281%29.pdf/ba8942d9-ecdf-f60a-0d19-e2370b1a6d4f?t=1589989202855