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Rischio sanitario: con la legge Gelli maggiori tutele

A fronte di maggiori responsabilità per gli operatori sanitari la legge Gelli offre anche maggiori tutele. Vediamo quali

 

La crescita culturale della popolazione e l’aumento delle informazioni fornite dai mass media hanno portato i cittadini a richiedere prestazioni assistenziali sempre più qualificate, efficienti ed efficaci rendendoli sempre più insofferenti all’errore sanitario. Continua a leggere Rischio sanitario: con la legge Gelli maggiori tutele

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Medici e infermieri: serve la polizza tutela legale?

Gli operatori sanitari possono essere chiamati a rispondere per colpa in caso di evento avverso con danno al paziente, anche se non ne sono stati parte attiva ma solo presenti o menzionati in cartella clinica. La polizza Tutela Legale copre dal rischio di sostenere eventuali spese per avvocati e consulenti

 

La legge 24/2017 (conosciuta anche come “legge Gelli”) prevede che le strutture sanitarie e sociosanitarie comunichino all’esercente la professione sanitaria l’instaurazione di un giudizio promosso nei suoi confronti da parte del paziente danneggiato.[1] Lo scopo è quello di favorire la partecipazione del sanitario a quei procedimenti che potrebbero, in caso di dolo o colpa grave dar corso, nei suoi confronti, ad un’azione di recupero dell’importo versato al paziente o ai suoi familiari a titolo di risarcimento danni (la cosiddetta “rivalsa”).[2] [3] È proprio per salvaguardare gli operatori sanitari da questo rischio che la legge Gelli ha previsto l’obbligo di assicurazione cosiddetta “colpa grave”.[4] Continua a leggere Medici e infermieri: serve la polizza tutela legale?

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Errori sanitari e conseguenze disciplinari: quale rapporto?

Le carriere dei professionisti rischiano di subire uno stop in caso di errori sanitari che causino danni al paziente. Quali sono i rischi disciplinari e lavorativi a cui va incontro un professionista sanitario in tali casi?

 

Il primo aprile 2017 è entrata in vigore la legge n. 24/2017 denominata “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale sanitaria“, anche nota come legge “Gelli”.[1]

La legge ha introdotto importanti novità in materia di responsabilità professionale e di sicurezza delle cure, tra cui l’obbligo in capo alle strutture sanitarie e ai professionisti di concorrere alla prevenzione del rischio connesso all’erogazione delle prestazioni sanitarie.[2] Il fine è quello di tutelare maggiormente i pazienti e gli operatori dai rischi che gli errori sanitari possono comportare. Continua a leggere Errori sanitari e conseguenze disciplinari: quale rapporto?

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Quando le carenze organizzative escludono la responsabilità del sanitario?

In alcuni casi le carenze organizzative della struttura sanitaria possono escludere la responsabilità del sanitario. Vediamo quali

 

In materia di sicurezza del paziente e degli operatori assume sempre maggiore importanza il rispetto dei requisiti tecnologici, organizzativi e strutturali da parte delle strutture sanitarie pubbliche e private.[1] Ciò trova riscontro anche nella letteratura internazionale, secondo la quale le cause degli errori e degli avvenimenti avversi in sanità sono spesso da ricercarsi nell’intera organizzazione del lavoro, che crea le condizioni favorevoli al verificarsi dell’errore, e non solo nel comportamento del singolo.[2] Continua a leggere Quando le carenze organizzative escludono la responsabilità del sanitario?

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L’assicurazione colpa grave è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari?

L’assicurazione “colpa grave” prevista dalla legge Gelli sulla responsabilità professionale è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari, in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente?

 

(aggiornato maggio 2024) 

Per tutti gli esercenti le professioni sanitarie dipendenti di strutture pubbliche e private la copertura assicurativa che “copre” loro eventuali errori viene garantita dalla struttura sanitaria di appartenenza.[1]Ma allora perché la legge Gelli, la legge sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure, richiede di sottoscrivere obbligatoriamente una assicurazione personale se si è già “coperti” da quella aziendale? Continua a leggere L’assicurazione colpa grave è sufficiente a tutelare gli operatori sanitari?

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La responsabilità penale dei dirigenti apicali delle strutture sanitarie

I dirigenti apicali delle strutture sanitarie, in virtù della posizione di garanzia che ricoprono nei confronti di pazienti e operatori, rispondono del loro operato anche dal punto di vista penale 

 

Come dimostrato dalla letteratura internazionale, le cause degli errori e degli avvenimenti avversi in sanità sono spesso da ricercarsi nell’intera organizzazione del lavoro, che crea le condizioni favorevoli al verificarsi dell’errore, e non solo nel comportamento del singolo.[1]La stessa legge 24/2017 (meglio conosciuta come “legge Gelli”) sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale promuovendo “l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative” ha esteso tale attività alla prevenzione e alla gestione del rischio sanitario.[2] Continua a leggere La responsabilità penale dei dirigenti apicali delle strutture sanitarie

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La responsabilità professionale degli operatori sanitari

 

Vediamo in questo breve articolo i principi base della responsabilità professionale degli operatori sanitari

 

Il rischio di commettere un errore in ambito sanitario è sempre possibile e assume particolare importanza non solo dal punto di vista etico ed umano, per i danni al paziente, ma anche per le conseguenze in termini di responsabilità civili e penali a cui possono andare incontro i professionisti in caso di denuncia. In questo caso si parla di responsabilità professionale, ma che cosa si intende con questo termine? L’espressione “responsabilità professionale” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una sua condotta errata. Continua a leggere La responsabilità professionale degli operatori sanitari

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In aumento le denunce ai sanitari: colpa o impreparazione?

 

Le denunce ai sanitari non accennano a diminuire, nonostante la nuova legge sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale. Perchè?

 

(aggiornato ottobre 2023)

Il rischio per gli operatori sanitari (medici, infermieri, ecc.) di compiere un errore durante l’attività di lavoro è sempre presente ed assume importanza non solo dal punto di vista etico ed umano, per i danni al paziente, ma anche per le conseguenze in termini di responsabilità civili e penali a cui possono andare incontro in caso di denuncia. Continua a leggere In aumento le denunce ai sanitari: colpa o impreparazione?

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Negligenza in campo sanitario: cosa si rischia?

In quali conseguenze può incorrere il professionista sanitario in caso di negligenza? Vediamolo brevemente in questo articolo

 

Tutte le volte che un operatore sanitario causa un danno al paziente per non essersi comportato secondo i dovuti criteri di diligenza, prudenza e perizia ci troviamo di fronte a una colpa professionale. In questo breve articolo tratteremo della colpa per negligenza e come questa sia declinata dal punto di vista della responsabilità civile, penale e disciplinare. Continua a leggere Negligenza in campo sanitario: cosa si rischia?

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Professionisti sanitari colpevoli se non seguono linee guida adeguate

In questo articolo vediamo brevemente le responsabilità degli operatori sanitari in ordine al mancato rispetto delle linee guida

 

Le linee guida consistono in raccomandazioni di comportamento clinico, redatte sulla base delle evidenze scientifiche, rivolte ai sanitari, allo scopo di suggerire loro le modalità di intervento più appropriate nelle diverse situazioni cliniche.[1] Continua a leggere Professionisti sanitari colpevoli se non seguono linee guida adeguate

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Non seguire le linee guida, cosa comporta per gli operatori sanitari?

La legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria impone che ci si debba attenere alle miglior linee guida per la cura dei pazienti. In quali conseguenze incorrono professionisti e strutture in caso di inadempienza?

 

Le linee guida rappresentano una vera e propria “guida” per i professionisti sanitari per orientare le scelte di cura e le modalità di assistenza, in modo che siano quelle più appropriate e sicure, nelle particolari situazioni cliniche che si trovano ad affrontare. I professionisti sanitari nell’esecuzione di ogni prestazione sono tenuti ad attenersi a quanto indicato e raccomandato nelle linee guida, salvo il caso in cui l’esperienza o la specificità del caso concreto non li indirizzino diversamente.[1]  Continua a leggere Non seguire le linee guida, cosa comporta per gli operatori sanitari?

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Responsabilità della struttura sanitaria per insorgenza e omessa cura lesioni da pressione

La lesioni da pressione nei pazienti allettati sono uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito sanitario. A quali conseguenze va incontro la struttura sanitaria in caso di inadempienza?

 

Si intende per lesione da pressione (non è più in uso la vecchia denominazione di “piaghe da decubito”) un’area localizzata di danno della cute e dei tessuti sottocutanei causata da forze di pressione, trazione, frizione, o da una combinazione di questi fattori, che si forma normalmente in corrispondenza di prominenze ossee e la cui gravità è classificata in stadi. Le lesioni da pressione non sono da sottovalutare considerando che possono evolvere in uno stato di sepsi generalizzata, che può portare il paziente anche al decesso . Continua a leggere Responsabilità della struttura sanitaria per insorgenza e omessa cura lesioni da pressione

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Lesioni da Pressione e responsabilità penali degli operatori sanitari

Uno dei problemi che più spesso si riscontrano a danno dei pazienti costretti a letto è quello delle Lesioni da Pressione. Vediamo a quali conseguenze penali vanno incontro gli operatori sanitari in caso di inadempienza

 

L’insorgenza delle Lesioni da Pressione (non è più in uso la vecchia denominazione di “piaghe da decubito”) nei pazienti assume particolare importanza non solo dal punto di vista etico ed umano, per i danni al paziente, ma anche per le conseguenze in termini di responsabilità civili e penali a cui possono andare incontro i professionisti in caso di denuncia. In questo caso si parla di responsabilità professionale. L’espressione “responsabilità professionale” indica l’eventualità che il professionista sia chiamato a rispondere ad una qualche autorità giudicante di una sua condotta errata. Continua a leggere Lesioni da Pressione e responsabilità penali degli operatori sanitari

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Lesioni a neonato: ostetrica colpevole se non segue le linee guida

Per la Cassazione ostetrica colpevole se omette di applicare durante il parto le manovre previste dalle linee guida, causando danni al nascituro

 

Il comportamento colposo che perlopiù si riscontra, in ambito sanitario, è quello legato ad imperizia. L’art. 6 della legge n. 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria (più nota come “legge Gelli”)[1] ha introdotto il rispetto delle linee guida o delle buone pratiche assistenziali come criterio di esclusione dalla responsabilità penale nei casi di imperizia per lesioni personali colpose e omicidio colposo. Continua a leggere Lesioni a neonato: ostetrica colpevole se non segue le linee guida

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Cassazione: infermiere responsabile se non si accorge dell’errore del medico

Per la Cassazione se il medico sbaglia è responsabile anche l’infermiere che non si accorge dell’errore. Vediamo perché 

 

La figura infermieristica ha storicamente occupato un ruolo subordinato rispetto a quello del medico, dovendone seguire le direttive e ponendosi solo in funzione di esecutore. Negli ultimi decenni però, con l’evoluzione della professione e l’introduzione di nuove normative, le cose sono radicalmente cambiate. Come ha sancito la Cassazione oggi gli infermieri sono professionisti laureati (Dottori in Infermieristica), obbediscono ad obblighi giuridici autonomi rispetto a quelli del medico e sono quindi pienamente responsabili delle proprie azioni, sia in ambito civile che penale.[1, 2, 3] Continua a leggere Cassazione: infermiere responsabile se non si accorge dell’errore del medico

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Colpa grave sanitaria: quali conseguenze per l’operatore?

Quali conseguenze comporta una condanna per colpa grave sanitaria dal punto di vista civile, penale e disciplinare?

 

Tutte le volte che un operatore sanitario causa un danno al paziente per non essersi comportato secondo i dovuti criteri di diligenza, prudenza e perizia ci troviamo di fronte a una colpa professionale. Ma che cos’è la colpa? Un evento si verifica per colpa e quindi per questo si dice che è “colposo” in tutti i casi in cui il soggetto, pur potendo prevedere che la sua azione era tale da produrre conseguenze dannose o pericolose, ha agito con scarsa attenzione o con leggerezza, senza cioè adottare quelle precauzioni che avrebbero impedito il verificarsi dell’evento.

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Polizza tutela legale contro gli errori sanitari: ecco perché è indispensabile

L’assicurazione contro gli errori sanitari, resa obbligatoria dalla legge “Gelli”, non copre le spese legali, che possono essere anche ingenti. Ecco perché è necessario stipulare una apposita polizza per la tutela legale, che sollevi da tale rischio il medico o l’infermiere

 

L’evenienza per gli operatori sanitari di compiere un errore in corsia assume importanza non solo dal punto di vista etico ed umano, per i danni al paziente, ma anche per le conseguenze in termini di responsabilità civili e penali a cui possono andare incontro in caso di denuncia. Dal punto di vista penale gli operatori sanitari rispondono per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose mentre dal punto di vista civile per danno biologico e danno da morte. Ricordiamo che in sede penale il giudice si occupa di stabilire se un dato professionista ha commesso un reato mentre in sede civile si occupa di accertare e quantificare il danno ai fini del risarcimento al paziente. Continua a leggere Polizza tutela legale contro gli errori sanitari: ecco perché è indispensabile

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Contenzione fisica: quali responsabilità per medici ed infermieri?

Per la Cassazione commettono il reato di “Sequestro di persona” i medici e gli infermieri che applicano o mantengono la contenzione fisica al paziente senza giustificato motivo. Vediamo le ragioni in quest’articolo

 

La contenzione fisica è una pratica utilizzata soprattutto in ambito psichiatrico e geriatrico per evitare le cadute dal letto o atti di violenza a se o agli altri in pazienti con alterazione dello stato di coscienza e/o alterazioni della funzione motoria. La contenzione fisica avviene bloccando o inibendo il movimento con apposite tecniche di immobilizzazione e applicando al corpo della persona, o nello spazio circostante, dei dispositivi fisici e meccanici quali corpetti con bretelle e cinture, bracciali o fettucce per polsi e caviglie, cinture di sicurezza o spondine per il letto.[1] Continua a leggere Contenzione fisica: quali responsabilità per medici ed infermieri?

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Informare i pazienti di un errore previene il rischio di denunce

Al contrario di quello che si potrebbe pensare informare i pazienti di un errore sanitario previene il rischio di un’azione legale nei propri confronti. Vediamo perchè

 

Gli errori nelle cure mediche sono purtroppo comuni ed hanno importanti conseguenze per i pazienti ma anche per gli operatori sanitari. Ma si devono rivelare ai pazienti gli errori commessi nelle cure? La risposta è affermativa. Continua a leggere Informare i pazienti di un errore previene il rischio di denunce

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Errore sanitario: come ottenere il risarcimento dei danni?

Nell’eventualità di un danno al paziente, qualora si dimostri la responsabilità del sanitario o dell’ospedale, questi ha diritto a richiedere il risarcimento dei danni. Ma come fare? Ecco una breve guida

 

Dal punto di vista della responsabilità civile, nell’eventualità di un errore sanitario, la struttura è tenuta a garantire il diritto dei pazienti danneggiati e dei loro familiari ad un equo risarcimento del danno. In tali casi l’ospedale risponde non solo dell’operato dei propri dipendenti,[1] ma anche del proprio operato qualora i danni al paziente siano dipesi dall’inadeguatezza della struttura.[2] Continua a leggere Errore sanitario: come ottenere il risarcimento dei danni?