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Ictus cerebrale: come riconoscerlo e cosa fare in caso di attacco

Ictus cerebrale: ecco cosa fare, e soprattutto non fare, in caso di attacco

 

L’ictus è una delle malattie cerebrovascolari più frequenti. Si tratta di una malattia invalidante e pericolosa, che può peggiorare tanto più tempo passa dall’esordio dei sintomi, per questo è importante riconoscerla immediatamente e agire di conseguenza. E questo è il motivo per cui in molti paesi, Italia compresa, si stanno portando avanti campagne di informazione sanitaria a questo scopo. Continua a leggere Ictus cerebrale: come riconoscerlo e cosa fare in caso di attacco

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Operatori sanitari: chi si prende cura di chi cura?

 

La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova i servizi sanitari generando stress ed esaurimento tra gli operatori sanitari. Come garantire, dopo la pandemia, adeguate misure di sicurezza e condizioni di lavoro più dignitose per gli operatori sanitari? Chi si prende cura di chi cura?

 

I sistemi sanitari svolgono un ruolo chiave nella protezione, ripristino e mantenimento della salute dei pazienti e delle popolazioni. Un personale sanitario ben formato, motivato e supportato è fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo. La pandemia da Covid-19 ha portato l’attenzione sull’importanza della protezione degli operatori sanitari, sottolineando la necessità di garantire loro adeguate condizioni di sicurezza. Continua a leggere Operatori sanitari: chi si prende cura di chi cura?

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Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

Ambulanze bloccate fuori dagli ospedali perchè i Pronto Soccorso sono intasati, quali rischi per pazienti e soccorritori?

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini una buona assistenza, nel rispetto di criteri di efficienza, qualità e sicurezza delle cure. Tali principi vengono messi in discussione quando i pazienti sono costretti ad aspettare molte ore per ricevere assistenza come succede oggi nei nostri Pronto Soccorso (PS). Continua a leggere Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

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“Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

È sempre più diffuso, nei servizi d’emergenza di tutto il mondo, l’utilizzo di telecamere indossabili (body-cam) a fini legali e di sicurezza. La proposta di dotare di body-cam anche i soccorritori italiani prende l’avvio dall’aumentato numero di aggressioni che si è verificato negli ultimi anni. Ma cosa sono, esattamente?

 

Le videocamere sono utilizzate già da tempo nei campi più svariati per incentivare (o disincentivare, a seconda dei casi) i comportamenti delle persone. Per esempio l’uso delle telecamere semaforiche, utilizzate per aumentare la percezione nei conducenti del rischio di essere multati in caso di infrazione, ha ridotto notevolmente le violazioni al codice della strada. Continua a leggere “Body cam” per il 118 contro le aggressioni, anche in Italia?

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Errori sanitari: legare assicurazione e obbligo ECM non è la soluzione

Una norma contenuta nel PNRR prevede che i professionisti sanitari che non raggiungano almeno il 70% dei crediti previsti dall’obbligo ECM saranno esclusi dalla copertura assicurativa. Una disposizione che potrebbe creare non pochi problemi, vediamo perchè

 

Oltre la responsabilità penale non meno rilevante per gli operatori sanitari è la responsabilità civile che si configura in caso di danni al paziente, per la possibilità di ricevere una richiesta di risarcimento da parte dei pazienti o loro familiari. Continua a leggere Errori sanitari: legare assicurazione e obbligo ECM non è la soluzione

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Perchè seguire le procedure riduce gli errori in sanità

Lo sviluppo e l’adozione di procedure può aiutare gli operatori sanitari a ridurre ii rischio di compiere errori durante l’attività lavorativa 

 

Le organizzazioni di maggior successo nei settori ad alto rischio sono quelle che si concentrano sull’errore e sulla possibilità di prevenirlo in modo da evitarne il riaccadimento futuro. Continua a leggere Perchè seguire le procedure riduce gli errori in sanità

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Evidenze nel trattamento del paziente anziano con frattura di femore

Disponibili nuove linee guida in materia di trattamento delle fratture di femore nel paziente anziano. Vediamo insieme i tratti salienti

 

Le fratture di femore nell’anziano rappresentano un evento grave, con un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e ricadute considerevoli in termini di salute pubblica. Tale evenienza assume ancor più importanza se si considera il trend demografico attuale che vede l’Italia tra i paesi più “vecchi” al mondo con più di un quinto della popolazione “over 65”, pertanto potenzialmente a rischio di andare incontro, con gli anni, a questo temibile evento. L’ISTAT stima che nel 2040 questa quota possa arrivare ad un terzo del totale dei residenti.[1] Continua a leggere Evidenze nel trattamento del paziente anziano con frattura di femore

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Utilizzare sale a basso contenuto di sodio riduce il rischio di ictus

Uno studio ha valutato gli effetti dell’uso di sale con sale a basso contenuto di sodio su eventi cardiovascolari e ictus fornendo risultati molto incoraggianti

 

A volte è veramente difficile resistere alla tentazione di rendere i nostri piatti più saporiti, nonostante ciò non possa essere considerato salutare. Secondo l’OMS non si dovrebbero consumare più di 5 grammi di sale da cucina al giorno ( (circa un cucchiaino), mentre la maggior parte della popolazione adulta ne consuma tra gli 8 e i 15 grammi. Continua a leggere Utilizzare sale a basso contenuto di sodio riduce il rischio di ictus

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Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

La morte cardiaca improvvisa è la terza causa di morte più frequente. Secondo le evidenze scientifiche l’avvio immediato della rianimazione cardiopolmonare può triplicare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti. E tu, sapresti cosa fare in questi casi?

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e quindi di “pompare” il sangue in tutti i tessuti come fa normalmente. Immediatamente dopo l’arresto cardiaco, il flusso sanguigno al cervello si riduce progressivamente fino a fermarsi del tutto per cui è necessario intervenire nel più breve tempo possibile per ripristinare il circolo e quindi l’ossigenazione. Continua a leggere Arresto cardiaco nel paziente adulto: e tu, sapresti cosa fare?

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Operatori sanitari, cosa fare in caso di richiesta risarcimento danni?

Vediamo in questo articolo qual è il percorso che un sanitario (medico, infermiere, ecc.) deve seguire di fronte a una richiesta di risarcimento dei danni da parte del paziente

 

Tutto quanto segue riguarda qualunque esercente la professione sanitaria, non solo il medico quindi, ma anche infermieri, ostetriche, ecc.

Come si apprende di aver ricevuto una richiesta di risarcimento danni?

Una lettera è il primo atto con il quale un sanitario prende atto di una richiesta risarcitoria nei suoi confronti. È una lettera scritta da un legale (lettera di “messa in mora”) con la quale il paziente chiede di essere risarcito per i danni che ritiene di aver subito in conseguenza di una condotta errata del medico. Siccome vi è una responsabilità in solido tra la struttura e i medici coinvolti la lettera viene inviata, oltre che alla struttura, anche ai singoli medici o equipe sanitarie coinvolte nell’evento. C’è un solo caso in cui la lettera di messa in mora viene inviata solo ai sanitari cioè quando questi operano come liberi professionisti (es. dentista, chirurgo plastico, ecc.). Continua a leggere Operatori sanitari, cosa fare in caso di richiesta risarcimento danni?

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Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

Le ultime ricerche suggeriscono che in caso di arresto cardiaco le sole compressioni toraciche sono sufficienti a sostenere le funzioni vitali del paziente, evitando di compiere la cosiddetta respirazione “bocca a bocca”

 

È ancora impresso nella nostra memoria quanto accaduto al calciatore danese Eriksen accasciatosi improvvisamente durante una partita degli europei di calcio. Tempestive manovre salvavita eseguite dai suoi compagni e dal team sanitario gli hanno permesso di riprendere conoscenza e di continuare, successivamente, l’attività agonistica.(1) Continua a leggere Arresto cardiaco, abolita la respirazione “bocca a bocca” in attesa del 118

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Errori sanitari: cosa fare in caso di denuncia penale?

Vediamo in questo articolo quali sono gli strumenti che gli operatori sanitari (medici, infermieri, ecc.) hanno a disposizione per difendersi contro un’eventuale denuncia penale nei loro confronti

 

A seguito della denuncia da parte di un paziente di un danno a suo carico le autorità hanno il compito di accertare se tali affermazioni siano vere e quali condotte abbiano eventualmente cagionato l’evento lesivo e l’autore delle stesse. Ricordiamo che i i reati più importanti nei quali può incorrere un operatore sanitario sono l’omicidio colposo e le lesioni personali. Ma quali sono le modalità con cui un sanitario viene a conoscenza di essere coinvolto in un procedimento penale? Continua a leggere Errori sanitari: cosa fare in caso di denuncia penale?

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Antibiotico-resistenza, una minaccia alla salute di tutti

L’antibiotico-resistenza rappresenta oggi una delle maggiori minacce alla salute pubblica. Utilizzare gli antibiotici con attenzione deve essere un impegno e un dovere per tutti, dai professionisti sanitari ai cittadini

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) rappresentano il più frequente e comune evento avverso in sanità e sono causa, oltre che del prolungamento dell’ospedalizzazione, anche di disabilità, costi aggiuntivi per il sistema sanitario e per i pazienti e le loro famiglie e anche di numerose morti prevenibili.[1] Secondo un recente rapporto le morti per ICA in Italia sono raddoppiate negli ultimi anni.[2] Continua a leggere Antibiotico-resistenza, una minaccia alla salute di tutti

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Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

La continua evoluzione della tecnologia sta ridefinendo molteplici settori, e la sanità non fa eccezione. Vediamo alcuni esempi pratici riguardanti il sistema 118

 

L’evoluzione del sistema di soccorso sanitario extraospedaliero ha compiuto enormi passi in avanti, soprattutto sulla scorta di importanti innovazioni tecnologiche, come la telemedicina. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e celerità nello svolgimento dei soccorsi. Vediamo di seguito alcuni esempi pratici. Continua a leggere Emergenza 118, quando le nuove tecnologie salvano la vita

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Apnee ostruttive del sonno: un pericolo, non solo per la salute

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è una condizione comune ma non priva di rischi che può portare a conseguenze potenzialmente gravi per la salute, ma non solo. Vediamo perchè in questo articolo

 

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS, dall’inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è un disturbo respiratorio caratterizzato da episodi di chiusura parziale o completa delle vie aeree superiori durante il riposo notturno, che portano ad un’interruzione temporanea del respiro e quindi una carenza di ossigeno ai tessuti, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute. Continua a leggere Apnee ostruttive del sonno: un pericolo, non solo per la salute

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Cadute dei pazienti in ospedale, un pericolo ancora troppo sottovalutato

Le cadute dei pazienti sono tra gli eventi avversi più frequenti all’interno delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Vediamo cosa è possibile fare per prevenire questo pericoloso fenomeno

 

L’idea che le cadute siano un accadimento inevitabile della vita, in particolare con l’avanzare dell’età, può creare fatalismo e indulgenza riguardo a questa problematica; in realtà si stima che gran parte di queste potrebbero essere prevenute.[1] Continua a leggere Cadute dei pazienti in ospedale, un pericolo ancora troppo sottovalutato

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Il burnout in ambiente sanitario: caratteristiche, prevenzione e trattamento

Vediamo in cosa consiste il burnout e cosa è possibile fare per prevenire e mitigare le conseguenze di questa sindrome negli operatori sanitari

 

Il termine burnout significa letteralmente “bruciato”, “logorato”, “fuso”. Il fenomeno si sviluppa in quei contesti sociali e sanitari dove l’obiettivo dell’attività lavorativa è la cura e la relazione d’aiuto. Il concetto di burnout è nato in ambiente sanitario (infermieri, medici, ecc.) perché questo è il contesto nel quale maggiore è il coinvolgimento emotivo e l’empatia nei confronti delle altre persone. La nozione di burnout è stata poi estesa nel tempo anche ad altre professioni d’aiuto come insegnanti, forze dell’ordine, operatori sociali, ecc. anche se oggi si ritiene che questa sindrome possa insorgere in qualsiasi contesto organizzativo, data la riconosciuta importanza della componente relazionale. Continua a leggere Il burnout in ambiente sanitario: caratteristiche, prevenzione e trattamento

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Formare oggi al rischio i professionisti per una sanità più sicura domani

 

Formare ed addestrare oggi i professionisti al rischio sanitario significa offrire in una prospettiva futura una migliore assistenza e cure più sicure

 

Si calcola che siano milioni, ogni anno, nel mondo, i decessi collegati al “rischio clinico” cioè alla possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie. La mancanza di una formazione adeguata degli operatori sanitari in materia di prevenzione dei rischi e sicurezza del paziente è considerata essere una delle principali cause di eventi avversi ed errori sanitari.[1] Continua a leggere Formare oggi al rischio i professionisti per una sanità più sicura domani

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Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

Responsabilizzare maggiormente i pazienti e le loro famiglie nell’identificare le potenziali fonti di rischio contribuisce ad aumentare la sicurezza delle cure

 

In molti paesi il coinvolgimento di cittadini e pazienti rispetto al rischio sanitario è ormai prassi da anni.[1] Molti studi[2] dimostrano come un ruolo più attivo degli utenti e dei pazienti sia associato a migliori esiti e minori rischi e quindi in generale conduca ad un aumento della sicurezza delle cure. Continua a leggere Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

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Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli

Con la nuova legge i defibrillatori in ambito extraospedaliero potranno essere utilizzati anche dai comuni cittadini, un passo fondamentale per rendere più sicuro ed efficace il primo soccorso in strada e nei luoghi pubblici

 

I pazienti cardiopatici, ma non solo, possono andare incontro ad aritmie cardiache incompatibili con la vita come la tachicardia ventricolare senza polso e la fibrillazione ventricolare. Queste aritmie sono letali perché determinano l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare il sangue come fa normalmente. Il defibrillatore semiautomatico (DAE) è un apparecchio capace di riconoscere queste aritmie e di erogare, in caso di necessità, uno shock elettrico in grado di ripristinare il normale ritmo cardiaco. Continua a leggere Defibrillatori in ambito extraospedaliero, chiunque potrà utilizzarli