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Omicidio colposo e responsabilità sanitaria: le sentenze degli ultimi anni

Vediamo alcune sentenze, riguardanti gli operatori sanitari, per il reato di omicidio colposo

 

In caso di morte del paziente, laddove di evidenzino delle responsabilità, gli operatori sanitari rispondono in sede penale per il reato di omicidio colposo. Nel reato di omicidio colposo, come in tutti i reati colposi, il soggetto autore del reato non vuole intenzionalmente commettere il reato ma l’evento si verifica ugualmente a causa di negligenza, imperizia, imprudenza, oppure per inosservanza di leggi, ordini, regolamenti e discipline.[1] Continua a leggere Omicidio colposo e responsabilità sanitaria: le sentenze degli ultimi anni

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Come si configura la responsabilità penale dell’operatore sanitario?

Vediamo in questo articolo quali sono gli elementi necessari al Giudice per provare la responsabilità penale dell’operatore sanitario (medico, infermiere, ecc.)

 

L’art. 27 della Costituzione afferma che la responsabilità penale è personale. Significa che ognuno risponde penalmente dei propri comportamenti e non del fatto di altri. Lo stesso articolo afferma che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva che interviene dopo essere stati condannati in 1° grado, in Appello e poi in Cassazione.
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Il Nudging: una nuova strategia per la promozione della salute

Il nudging è un sistema per spingere le persone ad adottare comportamenti virtuosi, anche nel campo della salute. Vediamo come funziona

 

Lo scorso anno il premio Nobel per l’economia è stato assegnato allo studioso Richard Thaler, famoso anche per essere il teorico del “nudging”. Ma che cos’è il nudging? Il termine inglese nudging viene tradotto in italiano con la locuzione “spinta gentile”. Esso indica un’azione volta ad incentivare (o disincentivare) comportamenti individuali ritenuti benefici (o nocivi) per il soggetto stesso che li compie. In pratica si tratta di una teoria secondo la quale le persone vanno guidate nella scelta di ciò che è meglio per loro, pur essendo lasciate libere di comportarsi diversamente.[1] Un esempio classico è il seguente: in molti paesi l’aumento del prezzo delle sigarette non ha ridotto il consumo di quest’ultime tra i fumatori, migliori risultati sono stati invece ottenuti inserendo sui pacchetti immagini sgradevoli delle conseguenze che il fumo può provocare.

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La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

 

La professione di soccorritore 118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti con il relativo rischio di infortunio. Vediamo in questo articolo cosa è possibile fare dal punto di vista della prevenzione

 

La professione di soccorritore nel servizio 118 comporta la movimentazione manuale dei pazienti durante l’attività di trasferimento dello stesso con appositi strumenti quali telo/barella/sedia portantina. La movimentazione manuale dei carichi rappresenta un rischio per l’apparato osteoarticolare, soprattutto del tratto dorso-lombare, ma anche rischio di sovraccarico biomeccanico al livello degli arti inferiori.[1] Continua a leggere La movimentazione manuale dei pazienti nel servizio 118: rischi e soluzioni

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Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

 

L’obiettivo delle reti “tempo dipendenti” è fornire il prima possibile al paziente l’intervento più adeguato per la sua patologia. La mancata adozione delle reti determina un aumento del rischio clinico collegato al differimento nel tempo del trattamento medico-specialistico necessario al paziente

 

(aggiornato marzo 2024)

La condizione di maggiore fragilità psico-fisica di una persona si manifesta in particolare nel bisogno di assistenza in emergenza. Per fornire una immediata ed efficace risposta in molte Regioni è stata operata una riorganizzazione dei servizi e dell’assistenza sanitaria secondo il concetto di rete previsto dal DM 70/2015,[1] di cui sono cardine le reti per le patologie cosiddette “tempo dipendenti”. Continua a leggere Reti tempo dipendenti e rischio sanitario: quale rapporto?

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Violenza agli operatori sanitari: cosa fare in caso di aggressione?

 

Le aggressioni agli operatori sanitari sono sempre più frequenti. Vediamo in questo articolo cosa è possibile fare per prevenire un’aggressione in ospedale, quali sono i segni premonitori e cosa fare se siamo aggrediti

 

ll National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce la violenza nel posto di lavoro come: “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica nel posto di lavoro”.[1] Il personale sanitario, in particolar modo quello operante nei servizi psichiatrici, di Pronto Soccorso e servizio 118, è esposto maggiormente, in virtù del tipo di attività svolta, al rischio di aggressione, anche se tale fenomeno può verificarsi in qualunque reparto.

l problema è molto sentito tanto che il Ministero della Salute considera le aggressioni “eventi sentinella” ossia “eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte o grave danno”.

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Importanza della “Cultura della sicurezza” negli ambienti di lavoro

È dimostrato che la “cultura della sicurezza”, in contrapposizione alla “cultura della colpa”, favorisce la segnalazioni degli errori nelle strutture sanitarie

 

È un fatto riconosciuto che i sistemi di gestione della sicurezza non sono semplicemente un insieme di procedure ed istruzioni operative, ma sistemi che devono sfruttare anomalie e mancati eventi segnalati dai lavoratori per garantire una aggiornata conoscenza di tutti i pericoli. Continua a leggere Importanza della “Cultura della sicurezza” negli ambienti di lavoro

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Aghi e taglienti: allarme sicurezza per gli operatori sanitari

Le ferite con aghi e taglienti sono sempre più frequenti tra gli operatori sanitari. Vediamo cosa è possibile fare ai fini della prevenzione

 

Gli operatori sanitari sono tra i lavoratori a maggior rischio di punture con aghi e taglienti. Come sappiamo il contatto con sangue o fluidi biologici espone a numerose infezioni trasmesse per via ematica, quali epatiti (B, C, D) e l’immunodeficenza acquisita.

Il problema riguarda tutte le categorie sanitarie ma gli infermieri risultano essere particolarmente esposti, essendo vittima di più della metà delle ferite da taglio e da punta.[1]Non senza pericoli: delle 64.841 esposizioni percutanee verificatesi nel nostro Paese tra giugno 1994 e gennaio 2009 il 20,5% ha comportato la comparsa di sieropositività per almeno uno dei microrganismi patogeni testati (HIV, HCV e HBV).[2] Continua a leggere Aghi e taglienti: allarme sicurezza per gli operatori sanitari

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Qualità in sanità: il ruolo degli indicatori

Il monitoraggio di indicatori di qualità consente di individuare aree di criticità, rappresentando cosi uno strumento di prevenzione dei rischi e promozione della sicurezza del paziente

 

La qualità è una caratteristica essenziale ed indispensabile dell’assistenza sanitaria ed è l’obiettivo che ogni professionista deve tenere in primo piano nello svolgimento delle proprie funzioni. Con qualità dell’assistenza sanitaria si intende il continuo miglioramento di quello che il sistema sanitario realizza per la persona assistita. La legge ha introdotto, fin dal 1992,[1] l’utilizzo di sistemi di verifica e di controllo della qualità delle prestazioni nel Servizio Sanitario Nazionale. Pertanto tutte le strutture sanitarie sono tenute a sviluppare sistemi di miglioramento della qualità e a rendere pubblici e trasparenti i risultati. Continua a leggere Qualità in sanità: il ruolo degli indicatori

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Utilizzo del sito web aziendale ai fini della segnalazione anonima degli eventi avversi da parte degli operatori

Le segnalazioni degli operatori sono fondamentali per individuare i problemi di sicurezza dei pazienti. Vediamo come le nuove tecnologie possono favorirle

 

In ogni azienda è attivo uno specifico sistema di segnalazione spontanea degli eventi avversi da parte degli operatori sanitari detto di “Incident Reporting”.  L’obiettivo principale di un sistema di segnalazione degli incidenti è il miglioramento della sicurezza dei pazienti, traendo insegnamenti dagli incidenti verificatisi e dagli errori commessi.

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Consenso Informato: quali obblighi per medici e infermieri?

Il mancato rispetto delle volontà espresse dal paziente può esporre il medico, ma anche gli altri operatori sanitari, a responsabilità civile e penale 

 

Il consenso informato costituisce l’atto primario del processo di cura poiché la Costituzione (Art. 32) impone l’assenso del paziente a qualsivoglia intervento diagnostico e terapeutico. La legge n. 219/2017 denominata “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, anche chiamata legge sul “biotestamento”,[1] è intervenuta in tema di consenso informato del paziente ai trattamenti sanitari e agli accertamenti diagnostici. Continua a leggere Consenso Informato: quali obblighi per medici e infermieri?

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Si può essere licenziati a causa di un errore sanitario?

Tra i licenziamenti motivati da responsabilità disciplinare troviamo anche quelli conseguenti a errore sanitario

 

(Articolo aggiornato luglio 2022)

La responsabilità disciplinare è una forma di responsabilità aggiuntiva rispetto a quella penale, civile e amministrativa nella quale incorre il lavoratore, sia esso pubblico che privato, nel momento in cui non osservi gli obblighi previsti dalla normativa legislativa e contrattuale. Continua a leggere Si può essere licenziati a causa di un errore sanitario?

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Novità per la legge “Gelli” in ambito penale: il sanitario risponde per imperizia anche se sbaglia a scegliere le linee-guida o ad attuarle

La recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione chiarisce definitivamente l’interpretazione normativa del nuovo articolo 590 –sexies cod. pen. introdotto dall’art. 6 della legge 24/2017 (legge “Gelli”)

 

A seguito della pubblicazione della legge 24/2017 ( meglio nota come “legge Gelli”) [1] sulla responsabilità professionale sanitaria le Sezioni Unite penali della Cassazione hanno ritenuto recentemente di dover intervenire per fornire una sorta di “interpretazione autentica” della nuova normativa. Questa si è resa necessaria alla luce di dubbi interpretativi su quale fosse, in tema di responsabilità colposa dell’esercente la professione sanitaria per morte o lesioni personali, l’ambito di esclusione della punibilità previsto dall’art. 590-sexies cod. pen. introdotto dall’art. 6 della legge. Continua a leggere Novità per la legge “Gelli” in ambito penale: il sanitario risponde per imperizia anche se sbaglia a scegliere le linee-guida o ad attuarle

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Errori sanitari: conoscerli per combatterli

Quando si affronta il tema della sicurezza in sanità è necessario soffermarsi a definire l’errore e le sue varie tipologie

 

Il termine italiano errore deriva dal latino “errare” che significa prendere una via diversa rispetto alla strada prestabilita. L’errore è il fallimento nella pianificazione e/o nell’esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell’obiettivo desiderato. [1] Continua a leggere Errori sanitari: conoscerli per combatterli

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Sicurezza delle cure: il risk management ospedaliero

 

Il risk management ospedaliero ha l’obiettivo principale di garantire la qualità e la sicurezza delle cure ai pazienti

 

La possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie prende il nome di rischio clinico e gli interventi finalizzati a studiare, identificare e ridurre tale rischio prendono il nome di gestione del rischio o, in inglese, risk management. Continua a leggere Sicurezza delle cure: il risk management ospedaliero

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Quali tutele per l’operatore sanitario in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente?

 

A quali tutele ha diritto l’operatore sanitario in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente? 

 

Negli ultimi anni le richieste di risarcimento danni intentate nei confronti delle strutture e degli operatori sanitari sono aumentate. L’azienda dovrebbe cercare di prevenire l’avvio di azioni legali da parte dei cittadini in caso di errore sanitario. A tal fine è molto importante fornire informazioni alle persone che, a torto o a ragione, si ritengono vittime di un danno ingiusto e chiedono all’azienda una spiegazione. Continua a leggere Quali tutele per l’operatore sanitario in caso di richiesta risarcimento danni da parte del paziente?

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Formazione sul rischio clinico: conoscere i rischi per prevenire gli eventi avversi

Con l’entrata in vigore della legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria (legge “Gelli”) la formazione sul rischio clinico è sempre più richiesta dagli operatori sanitari 

 

L’utilizzo di sofisticate apparecchiature, l’esecuzione di protocolli e procedure previsti da linee guida internazionali ha indiscutibilmente consentito agli operatori sanitari di ampliare le proprie aree di intervento ma è necessario considerare che un maggior numero di strumenti e di manovre ha comportato un aumento del numero di step in cui possono essere commessi eventuali errori. Continua a leggere Formazione sul rischio clinico: conoscere i rischi per prevenire gli eventi avversi

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Apparecchiature elettromedicali: quali responsabilità per i sanitari in caso di mancato controllo?

 
 

Vediamo quali sono gli aspetti legali e i profili di responsabilità in ordine alla mancata verifica dei dispositivi medici e apparecchiature elettromedicali

 

In questo articolo ci occuperemo degli adempimenti previsti per operatori e strutture sanitarie in ordine alla verifica della corretta funzionalità dei dispositivi medici e delle conseguenze che il mancato controllo può comportare dal punto di vista della responsabilità professionale. 

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E’ obbligatorio assicurarsi per responsabilità professionale sanitaria?

Negli ultimi anni i casi di denunce per responsabilità professionale sanitaria sono aumentati. Per contrastare il fenomeno la legge “Gelli” richiede agli operatori sanitari la stipula di idonea copertura assicurativa. Ma è già obbligatorio assicurarsi? 

 

(aggiornato marzo 2024)

Il primo aprile 2017 è entrata in vigore la Legge n. 24/2017 denominata “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale sanitaria“, anche nota come legge “Gelli” (1). La Legge ha apportato notevoli modifiche alla responsabilità professionale sanitaria, tra le quali l’obbligo per tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private di assicurarsi per responsabilità civile contro terzi anche per danni causati dal proprio personale. Continua a leggere E’ obbligatorio assicurarsi per responsabilità professionale sanitaria?

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Inadeguata compilazione della documentazione sanitaria: quali conseguenze per gli operatori?

Il professionista sanitario deve essere a conoscenza dei pericoli che può comportare una inadeguata compilazione della documentazione sanitaria anche alla luce delle gravi sanzioni, anche di tipo penale, alle quali può andare incontro 

 

È fondamentale, in un‘ottica preventiva, che i professionisti siano consapevoli dell’importanza della corretta compilazione della documentazione sanitaria e dei pericoli che può comportare una inadeguata compilazione. Continua a leggere Inadeguata compilazione della documentazione sanitaria: quali conseguenze per gli operatori?