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Sicurezza delle cure: cosa sono gli eventi sentinella?

Gli eventi sentinella sono da considerarsi un problema prioritario per la sicurezza dei pazienti, in quanto potenzialmente in grado di causare morte o grave danno

 

Per definizione, un evento sentinella è un “evento inatteso che comporta la morte o gravi danni fisici o psicologici al paziente o il rischio futuro che tali danni si verifichino”.[1] Per la sua gravità, è sufficiente che si verifichi una volta sola perché da parte dell’organizzazione si renda opportuna un’indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiano causato o vi abbiano contribuito oltre che l’implementazione di adeguate misure correttive.[2] Continua a leggere Sicurezza delle cure: cosa sono gli eventi sentinella?

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Il fenomeno dell’aggressione al personale sanitario, analisi e critica di un rischio integrato

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo della Dott.ssa Letizia Cascio sul fenomeno delle aggressioni al personale sanitario 

 

L’aggressione al personale sanitario è purtroppo un fenomeno importante ed impegnativo, “si stimano solo 16mila aggressioni nel 2023” afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione della Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra il 12 marzo, un dato che impone un rinnovo del sistema sanitario nelle procedure e nell’organizzazione. Continua a leggere Il fenomeno dell’aggressione al personale sanitario, analisi e critica di un rischio integrato

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Eventi avversi in sanità, si possono prevenire?

Il problema degli eventi avversi in sanità rappresenta una delle più importanti criticità del sistema sanitario. Ma sono un evento inevitabile o è possibile prevenirli?

 

La sicurezza dei pazienti è un problema di salute pubblica globale in tutti i paesi. Si calcola che siano milioni, ogni anno, nel mondo, i decessi collegati al “rischio clinico” cioè alla possibilità che un paziente subisca un danno imputabile alle cure sanitarie. Numerosi studi hanno dimostrato come un’alta percentuale di questi eventi sia prevenibile.[1] Continua a leggere Eventi avversi in sanità, si possono prevenire?

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Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

Ambulanze bloccate fuori dagli ospedali perchè i Pronto Soccorso sono intasati, quali rischi per pazienti e soccorritori?

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini una buona assistenza, nel rispetto di criteri di efficienza, qualità e sicurezza delle cure. Tali principi vengono messi in discussione quando i pazienti sono costretti ad aspettare molte ore per ricevere assistenza come succede oggi nei nostri Pronto Soccorso (PS). Continua a leggere Ambulanze bloccate in ospedale, quali rischi per pazienti e soccorritori?

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Errori trasfusionali: cause, rischi e prevenzione

Gli errori trasfusionali sono un evento molto temibile, sia per i pazienti che per gli operatori. Vediamo in questo articolo quali sono le cause, i rischi e cosa è possibile fare per la loro prevenzione

 

Le trasfusioni di sangue sono terapie salvavita, tuttavia, come tutte le terapie possono in alcuni casi dar luogo a errori sanitari con danno al paziente. Uno dei rischi più frequenti è che il sangue sia trasfuso alla persona sbagliata o che sia trasfuso sangue non compatibile con quello del paziente. La reazione trasfusionale da incompatibilità ABO può determinare un ampio spettro di esiti clinici che variano da nessun sintomo, fino alla sintomatologia lieve fino, nei casi più gravi, alla morte del paziente. Continua a leggere Errori trasfusionali: cause, rischi e prevenzione

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Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

Non garantire la sicurezza del paziente durante un intervento di soccorso in emergenza può esporre il personale a responsabilità professionale, in caso di danni al paziente

 

La caduta dei pazienti è uno degli eventi avversi maggiormente ricorrenti in ambito intraospedaliero ma può verificarsi anche durante il soccorso in emergenza sul territorio con ambulanza. Spesso l’attività di movimentazione del paziente, specie durante il tragitto in barella, avviene in condizioni disagevoli, potenzialmente a rischio cadute come, per esempio, terreni sconnessi, presenza di buche o avvallamenti del terreno, tratti di strada scarsamente illuminati o in pendenza. Spesso concorre il cattivo stato in cui non di rado si trovano barelle e attrezzature, non sono rare però le cadute dovute a fattori umani come imprudenza o negligenza. Continua a leggere Caduta del paziente durante il soccorso e responsabilità dell’equipaggio 118

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Sicurezza in sanità: la maggior parte degli incidenti rimane nascosta

La famosa metafora dell’iceberg evidenzia come per ogni incidente rilevante ce ne siano migliaia evitati per caso o perchè intercettati in tempo dagli operatori

 

William Herbert Heinrich è stato un ingegnere americano pioniere della sicurezza del lavoro. Nel 1931 pubblicò il suo libro ““Industrial Accident Prevention”, da molti considerato una pietra miliare perché conteneva quella che sarebbe divenuta nota come la “legge di Heinrich”: Secondo tale teoria esiste un rapporto ben definito tra gli eventi che possono avvenire in una organizzazione: la logica dell’1-29-300. Ciò significa che, per ogni evento molto grave, ne esistono 29 di gravità minore e 300 senza danno.[1] Ciò vuol dire che per ogni incidente rilevante ci sono stati migliaia di segnali deboli che lo potevano preannunciare. Heinrich giunse a questa conclusione dopo aver esaminato oltre 50.000 accadimenti incidentali presenti all’epoca nel database della società nella quale lavorava, individuando una tendenza nel rapporto tra infortuni gravi, infortuni lievi ed incidenti. Continua a leggere Sicurezza in sanità: la maggior parte degli incidenti rimane nascosta

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Quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni?

Vediamo quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni, e segnalati dalle stesse strutture sanitarie al Ministero della Salute

 

Nel 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha istituito il SIMES (Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità)[1], un sistema informatico centralizzato in grado di raccogliere tutte le informazioni relative agli eventi sentinella e alle denunce dei sinistri provenienti dalle strutture sanitarie a livello nazionale con lo scopo di consentire il monitoraggio completo di tali eventi.

Per evento sentinella si intende un “evento avverso di particolare gravità, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario”.[2] Continua a leggere Quali sono gli errori in sanità più gravi accaduti negli ultimi anni?

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Come si analizzano gli eventi avversi in sanità?

L’analisi degli eventi avversi in sanità è finalizzata ad individuare e classificare i rischi sui quali occorre intervenire in modo prioritario al fine di prevenirne il riaccadimento futuro

 

Un evento avverso, secondo la definizione del Ministero della Salute, è un “Evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile..[1] Gli eventi avversi sono spesso il risultato di varie componenti: umane, tecnologiche, organizzative, procedurali e culturali. A causa di questa complessità, gli eventi avversi sono difficili da valutare e richiedono un attento studio, in modo da poter mettere in atto, quando prima, specifici interventi correttivi. Continua a leggere Come si analizzano gli eventi avversi in sanità?

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Errori più frequenti nella Centrale Operativa 118 e come evitarli

Vediamo in questo articolo quali sono gli errori più frequenti che possono verificarsi all’interno della Centrale Operativa 118 e come evitarli

 

Il Sistema dell’emergenza-urgenza attualmente operante nel nostro paese si articola in una fase di allarme e risposta territoriale, garantita dalle Centrali Operative 118, e da una fase di risposta ospedaliera garantita dai DEA/PS. Continua a leggere Errori più frequenti nella Centrale Operativa 118 e come evitarli

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Violenza agli operatori sanitari: cosa fare in caso di aggressione?

 

Le aggressioni agli operatori sanitari sono sempre più frequenti. Vediamo in questo articolo cosa è possibile fare per prevenire un’aggressione in ospedale, quali sono i segni premonitori e cosa fare se siamo aggrediti

 

ll National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce la violenza nel posto di lavoro come: “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica nel posto di lavoro”.[1] Il personale sanitario, in particolar modo quello operante nei servizi psichiatrici, di Pronto Soccorso e servizio 118, è esposto maggiormente, in virtù del tipo di attività svolta, al rischio di aggressione, anche se tale fenomeno può verificarsi in qualunque reparto.

l problema è molto sentito tanto che il Ministero della Salute considera le aggressioni “eventi sentinella” ossia “eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte o grave danno”.

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Incident Reporting: il sistema di segnalazione volontario degli eventi avversi nelle aziende sanitarie

Conoscere le cause che hanno contribuito all’accadimento di un evento avverso aiuta a non ripetere lo stesso evento in futuro, ecco perchè è importante la segnalazione degli eventi avversi da parte degli operatori sanitari (Incident Reporting). Vediamo di cosa si tratta in questo articolo

 

 

Il sistema di segnalazione degli eventi da parte degli Operatori sanitari (il cosiddetto Incident Reporting) rappresenta uno strumento indispensabile per aumentare la conoscenza delle cause e dei fattori che hanno contribuito al verificarsi di un evento avverso in base al “principio dell’imparare dall’errore”. Infatti, conoscere le cause che hanno contribuito all’accadimento di un evento avverso aiuta a non ripetere lo stesso evento in futuro. Continua a leggere Incident Reporting: il sistema di segnalazione volontario degli eventi avversi nelle aziende sanitarie

Normativa

Elenchiamo di seguito le principali fonti normative in materia di rischio sanitario

Nel nostro paese si è iniziato a parlare di errori in medicina in seguito ai dati delle segnalazioni di eventi sfavorevoli del Tribunale dei diritti del Malato nel 2000, quando ancora non esistevano studi completi su tale argomento. L’attenzione e la sensibilità dei cittadini a tali tematiche hanno portato il Ministero della Salute ad implementare la normativa relativa alla qualità delle prestazioni sanitarie e alla sicurezza delle cure.

Il Ministero della Salute costituì nel 2003 una commissione tecnica sul rischio clinico che produsse un primo documento di riferimento dal titolo “Risk management in sanità. Il problema degli errori(1) in cui si introduceva una nuova visione sugli incidenti e della sicurezza delle cure, promuovendo la segnalazione e l’apprendimento dagli errori in contrasto alla ricerca del colpevole, fino ad allora dominante nella cultura sanitaria e manageriale, avente come finalità lo studio delle cause e l’individuazione di tecniche per la riduzione e la gestione del rischio.

Il Ministero della Salute continuò nel 2005 con la stesura e diffusione di “Raccomandazioni” ministeriali che si proponevano di aumentare la consapevolezza del potenziale pericolo di alcuni eventi, indicando le azioni da intraprendere per prevenire gli eventi avversi con l’obiettivo di mettere in guardia gli operatori sanitari riguardo alcune procedure potenzialmente pericolose, di fornire strumenti efficaci per mettere in atto azioni che siano in grado di ridurre i rischi e di promuovere l’assunzione di responsabilità da parte degli operatori per favorire il cambiamento di sistema. Ad oggi sono state emanate 17 Raccomandazioni ministeriali.

Nel Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 (2) si pose la gestione del rischio clinico e la tutela della sicurezza del paziente e del personale come uno degli elementi fondamentali nell’ottica della promozione del Governo Clinico e della qualità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), prevedendo l’individuazione di strategie di gestione del rischio clinico preventive e multidisciplinari, con azioni di formazione e monitoraggio.

Nel 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali istituì il SIMES (Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità) (3), un sistema informatico centralizzato in grado di raccogliere tutte le informazioni relative agli eventi sentinella e alle denunce dei sinistri provenienti dalle strutture sanitarie a livello nazionale con lo scopo di consentire il monitoraggio completo di tali eventi.

Sempre nel 2009 il Ministero della Salute elaborò il “Protocollo per il monitoraggio degli eventi sentinella(4) un documento avente l’obiettivo di condividere con le Regioni, le Provincie Autonome e le Aziende Sanitarie una modalità univoca di sorveglianza e gestione degli eventi sentinella sul territorio nazionale a garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). In tale documento l’evento sentinella veniva definito come un “evento avverso di particolare gravità, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario”.

Nel 2012, la Legge n. 189 (c.d. “Balduzzi”) (5) disponeva che “Al fine di ridurre i costi connessi al complesso dei rischi relativi alla propria attività, le Aziende Sanitarie, nell’ambito della loro organizzazione e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ne curano l’analisi, studiano e adottano le necessarie soluzioni per la gestione dei rischi medesimi, per la prevenzione del contenzioso e la riduzione degli oneri assicurativi”.

La Legge di stabilità 2013 (6) disponeva che “Al fine di promuovere iniziative a favore della sicurezza delle cure e attuare le pratiche di monitoraggio e controllo dei contenziosi in materia di responsabilità professionale, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano possono prevedere, all’interno delle strutture sanitarie e nell’ambito delle risorse umane disponibili a legislazione vigente, funzioni per la gestione del risk management che includano, laddove presenti, competenze di medicina legale, medicina del lavoro, ingegneria clinica e farmacia…”.

Il Decreto del Ministero della Salute 70/2015 del 2.4.2015 (7) relativo agli “Standard Qualitativi e di Sicurezza delle Strutture Ospedaliere” stabiliva al punto 1.1 che “Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, dell’efficienza, della centralità del paziente e dell’umanizzazione delle cure, nel rispetto della dignità della persona“. 

La Legge di stabilità 2016 (8) disponeva che “tutte le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario (risk management)”. Quest’ultima norma sancisce di fatto l’obbligatorietà della presenza di un ufficio di Risk Management in tutte le aziende sanitarie pubbliche e private che valuti gli errori dei professionisti e adotti politiche per prevenirli e gestirli.

La legge n. 24/2017 (c.d. “Gelli-Bianco”) (9) sulla responsabilità professionale sanitaria, entrata in vigore il 01 aprile 2017, nata con l’obiettivo di combattere l’aumento indiscriminato del contenzioso medico-legale e il fenomeno della “medicina difensiva”, ha portato novità consistenti disciplinando i temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità dell’esercente la professione sanitaria e della struttura sanitaria pubblica o privata, le modalità e caratteristiche dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria. 

A seguito dell’emergenza pandemica la legge n. 71 del 2021 (di conversione del decreto legge n. 44/2021) ha limitato la responsabilità penale degli operatori sanitari, limitatamente ai fatti riconducibili all’emergenza epidemiologica, ai soli casi di colpa grave (cosiddetto “scudo penale”).

La legge “concorrenza” n. 118/2022 ha reso più stringenti le attività di controllo e monitoraggio sulla qualità e appropriatezza delle attività erogate dalle strutture private, ai fini dell’accreditamento.

Il decreto cosiddetto “Milleproroghe” ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il suddetto “scudo penale”. 

Al fine di dare pieno compimento ai contenuti della Legge Gelli è stato pubblicato il 01 marzo 2024 il “regolamento attuativo” previsto dall’art. 10 comma 6 della stessa legge (DM 232/2023).

 

 

BIBLIOGRAFIA

[1] Ministero della Salute. Risk Management in Sanità. Il problema degli errori. Commissione Tecnica Rischio Clinico. 2004

[2] DPR del 07 luglio 2006. Piano Sanitario Nazionale 2006-2008

[3] Decreto 11 dicembre 2009, pubblicato sulla GU Serie Generale n.8 del 12-1-2010. Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità

[4] Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella. 2009

[5] Legge n. 189/2012. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Pubblicata su GU n.263 del 10-11-2012 – S.O. n. 201

[6] Legge n. 228/2012. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013). Pubblicata su G.U. n. 302 del 29-12-2012 – S.O. n. 212

[7]  Decreto Ministeriale n. 70 del 02 Aprile 2015 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” Ministero della Salute. Punto 1.1

[8] Legge n. 208/2015. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).

[9] Legge n. 24/2017. “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. Pubblicata su GU Serie Generale n.64 del 17-3-2017

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Qualità e sicurezza delle cure: perchè c’è ancora molto da fare

I dati sugli eventi avversi in Italia ci dicono che c’è ancora molto da fare in materia di qualità e sicurezza delle cure

 

Come in tutti i sistemi complessi, quali l’aviazione, le centrali nucleari o i sistemi di difesa militare, anche in ambito sanitario possono verificarsi incidenti ed errori. L’errore è, infatti, una componente ineliminabile della natura umana. E’ quindi importante che ogni operatore si impegni per prevenire, quanto più possibile, gli eventi di danno al paziente.[1]Gli errori ed eventi avversi in ambito sanitario hanno ricadute sotto vari punti di vista: etico, per i danni ai pazienti; economico, per  i costi derivanti dai risarcimenti danni ai pazienti; giuridico, per il rischio di subire denunce civili e penali. Continua a leggere Qualità e sicurezza delle cure: perchè c’è ancora molto da fare

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Segnalare un errore sanitario, cosa si rischia?

Segnalare un errore sanitario alla propria struttura può comportare conseguenze per chi segnala? Cosa prevede la normativa in proposito?

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che dieci pazienti ricoverati su cento subiscono danni imputabili alle cure sanitarie piuttosto che all’evoluzione o alla complicanza della malattia.[1] Quasi la metà di questi eventi potrebbe essere prevenuta, attraverso un’adeguata attività di gestione del rischio. Continua a leggere Segnalare un errore sanitario, cosa si rischia?

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Ridurre gli errori di comunicazione con il metodo SBAR

Gli errori di comunicazione in sanità sono una delle principali cause di eventi avversi con danno al paziente. Il metodo SBAR può ridurre questo rischio, vediamo in cosa consiste

 

Una comunicazione efficace e un lavoro di squadra sono essenziali per fornire al paziente cure sicure e di alta qualità. Come emerge dalle ricerche i problemi di comunicazione sono una delle cause più comuni di “rischio clinico” cioè danno involontario al paziente: l’analisi di 2455 eventi sentinella (gli eventi avversi più gravi) ha rivelato come l’evento, in oltre il 70% dei casi, sia stato causato da un errore di comunicazione e come, di questi, la maggior parte abbia portato al decesso del paziente.[1] Continua a leggere Ridurre gli errori di comunicazione con il metodo SBAR

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Cadute dei pazienti in ospedale, un pericolo ancora troppo sottovalutato

Le cadute dei pazienti sono tra gli eventi avversi più frequenti all’interno delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Vediamo cosa è possibile fare per prevenire questo pericoloso fenomeno

 

L’idea che le cadute siano un accadimento inevitabile della vita, in particolare con l’avanzare dell’età, può creare fatalismo e indulgenza riguardo a questa problematica; in realtà si stima che gran parte di queste potrebbero essere prevenute.[1] Continua a leggere Cadute dei pazienti in ospedale, un pericolo ancora troppo sottovalutato

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Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

Responsabilizzare maggiormente i pazienti e le loro famiglie nell’identificare le potenziali fonti di rischio contribuisce ad aumentare la sicurezza delle cure

 

In molti paesi il coinvolgimento di cittadini e pazienti rispetto al rischio sanitario è ormai prassi da anni.[1] Molti studi[2] dimostrano come un ruolo più attivo degli utenti e dei pazienti sia associato a migliori esiti e minori rischi e quindi in generale conduca ad un aumento della sicurezza delle cure. Continua a leggere Coinvolgere pazienti e famiglie per una sanità più sicura

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Assicurazione colpa grave sanitaria: cosa è importante sapere

La polizza colpa grave sanitaria protegge sempre contro eventuali richieste di risarcimento danni da parte del paziente?

 

(aggiornato marzo 2024)

Come previsto dalla legge n. 24/ 2017 (cosiddetta legge “Gelli”) tutti i professionisti sanitari, che operino in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, hanno l’obbligo di stipulare una propria polizza assicurativa per responsabilità civile per “colpa grave”.[1] Ma cosa si intende per colpa grave? Con questo termine si intende il compimento da parte del professionista di un errore grossolano o una grave inosservanza di leggi e regolamenti. È, in sostanza, una colpa non scusabile. Continua a leggere Assicurazione colpa grave sanitaria: cosa è importante sapere

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Il passaggio di “consegne” come fattore di rischio sanitario

Una delle attività più a rischiose in reparto, dal punto di vista della sicurezza delle cure è rappresentato dal passaggio di informazioni ai colleghi al cambio turno, le cosiddette “consegne”. Vediamo perchè

 

È dimostrato che la comunicazione è uno dei fattori che più incide nell’accadimento degli eventi avversi in sanità.[1] L’importanza della comunicazione è ribadita dal codice deontologico dei medici e degli infermieri dove si afferma che il tempo della comunicazione è considerato quale tempo di cura.[2, 3] Continua a leggere Il passaggio di “consegne” come fattore di rischio sanitario